Anche quest’anno il salone EIMA Energy - coordinato da ITABIA Italian Biomass Association metterà in campo una molteplicità di iniziative riguardanti lo stretto rapporto fra agricoltura, bioeconomia e settore energetico.
Mercoledì 9 novembre, Ore 15:30 - 16:30 – Sala Preludio (Centro Servizi, Blocco B, 1o piano)
Il "Progetto CO2 - BIOCHAR", ha condotto alla realizzazione di un gasogeno, con innovativo processo di pirolisi, in grado di produrre biochar di ottima qualità e syngas particolarmente pulito. Tali aspetti offrono interessanti soluzioni nella sfera agricola per la transizione ecologica. Una verifica di campo si può avere facilmente visto che è possibile insediare un piccolo "dimostrativo pilota" presso le aziende agricole interessate ad utilizzare il biochar come ammendante e il syngas per impieghi energetici. Il sistema tecnologico in questione consente quindi molteplici applicazioni come: Ammendante per l’agricoltura - il biochar può essere destinato primariamente in agricoltura, essendo autorizzato come ammendante da parte del MIPAAF anche per la possibile acquisizione dei crediti di carbonio. Produzione di energia - Qualora invece si volesse valorizzare tale “Biochar” come combustibile, questo potrebbe idealmente essere impiegato in sostituzione degli abituali Pellets e Cippato, nelle comuni stufe e/o caldaie, nonché per essiccatoi ed altri impieghi come energia di processo. Bioedilizia - un ulteriore impiego di tale biochar è nella produzione di manufatti per l'edilizia, previa "micronizzazione" dello stesso per poi miscelarlo con malte cementizie, ottenendo manufatti di particolare valenza, sia per il contenimento energetico, ma anche per la sua particolare traspirazione funzionale (regolatore dell’umidità ambiente).
Giovedì 10 novembre, Ore 16:00 -17:30 - Sala Gavotta - Piano ammezzato Pad. 33/34 (Evento ibrido)
ITABIA Italian Biomass Association e CNR IBE (Istituto per la Bioeconomia) sono i partner italiani del Progetto H2020 “BRANCHES” che mira a diffondere l'innovazione tecnologica per rendere più efficienti le filiere legate alle biomasse e a creare nuove opportunità di business nelle zone rurali. A tal fine BRANCHES punta a rafforzare il settore della bioeconomia facilitando i collegamenti tra il mondo delle imprese e quello della ricerca scientifica. Nell’ottica di estendere il trasferimento di conoscenze verso un crescente numero di stakeholder, il workshop in oggetto avverrà - vista la convergenza di interessi - in stretta collaborazione con la Rete Rurale Nazionale del CREA PB, che supporta l’interazione dei Gruppi Operativi nell'ambito dell'iniziativa PEI-AGRI. Grazie alla Banca dati dei Gruppi operativi presenti su tutto il territorio nazionale, consultabile all’interno del Portale Innovarurale (www.innovarurale.it), la Rete Rurale Nazionale rappresentaun eccellente osservatorio di iniziative virtuose da divulgare.
Venerdì 11 novembre, Ore 11:00-12:00 - Sala Avorio - Palazzo dei Congressi (Evento in presenza)
Il sistema agroalimentare nel suo complesso deve affrontare i temi della decarbonizzazione e della competitività e, in questo contesto, l’agrivoltaico può rappresentare una nuova opportunità per gli agricoltori tramite modelli win-win che esaltino le sinergie potenziali tra produzione agricola e generazione di energia, questo è il punto di vista dell’apposita Task force creata dall’ENEA su un tema di assoluta attualità. Lo sviluppo dell’agrivoltaico si inserisce nel più ampio contesto della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, prevedendo investimenti per 1,1 miliardi di euro per installare una potenza di oltre 1 GW, con benefici in termini di riduzione delle emissioni di gas serra (circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2) e dei costi di approvvigionamento energetico. L’agrivoltaico combina energia, agricoltura e conservazione del paesaggio attraverso nuove tecnologie che interessano anche la meccanizzazione agricola per la necessità di immaginare macchine (magari elettriche) utilizzabili agevolmente al di sotto e tra i pannelli e di integrare sensori e sistemi digitali a supporto dell’agricoltura di precisione.
Sabato 12 novembre, Ore 15:00 – 16:30 Sala Quadriportico (Evento ibrido)
Nel mare Mediterraneo si contano migliaia di isole e nelle sole acque territoriali italiane ne sono presenti ben 800. Di queste 55 sono considerate ISOLE MINORI dove occorre “l'adozione urgente di misure di salvaguardia ambientale e sviluppo socio-economico”. E’ risaputo che tra le attività basilari nelle economie isolane, insieme al turismo e alla pesca, c’è l’agricoltura. Un settore che richiede innovazione per valorizzare le tradizioni e trovare soluzioni a una molteplicità di problemi come la carenza d’acqua, la qualità dei terreni, le pendenze, l’esposizione ai venti e la difficoltà di adattare le macchine ai particolari contesti territoriali. Il workshop intende mettere a confronto esperienze diverse e buone pratiche.
Sabato 12 novembre, Ore 15:00-16:00 - Sala Teatro Padiglione 29
La selvicoltura è una pratica millenaria che, dove applicata razionalmente, ha consentito non solo di conservare, ma anche di incrementare le risorse forestali e la biodiversità. Questa dinamica è il risultato conseguito con il lavoro quotidiano e la competenza di un’intera filiera di cui i boscaioli sono l’autentico motore. Le imprese si sono evolute, nella dotazione di macchine e nelle procedure di lavoro. Nella percezione dei più – che poco sanno del mondo forestale – è e non sanno interpretare ciò che vedono: un taglio ceduo diviene un disboscamento, una pista forestale si trasforma in uno scempio irreversibile, mentre i veri danni sono quelli generati da abbandono e l’incuria dei boschi. In tale contesto si inserisce bene GESTA un’Associazione che riunisce soggetti pubblici e privati per stimolare una gestione attiva e sostenibile delle aree rurali (boschi, pascoli e superficie agricola) in Abruzzo. L’iniziativa è parte integrante di un progetto finanziato dal MiPAAF nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, Piano Operativo Agricoltura, Sottopiano 3 “Multifunzionalità della foresta e uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali”. GESTA riunisce 28 partecipanti - 4 comuni, 18 ASBUC e 6 privati – coinvolgendo un territorio di oltre 14.000 ettari, di cui circa 11.600 costituiti da boschi e 2.400 da pascoli, molti di proprietà collettiva e caratterizzati da formazioni di bosco spontaneo. In a tale ottica sarà di fondamentale importanza focalizzare le problematiche e rimuovere gli ostacoli che impediscono di attuare una gestione attiva del bosco per valorizzarne le tante risorse e preservare i servizi ecosistemici da questo generati. Il workshop mira a stimolare uno scambio costruttivo di vedute tra esperti del settore (operatori, ricercatori e mass media).